Creare conserve con il cibo avanzato dalla spesa settimanale è un ottimo modo per ridurre lo spreco
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I migliori 5 suggerimenti antispreco

Lo spreco si combatte anche attraverso il riciclo circolare delle risorse. Un gesto alla volta, possiamo costruire un futuro più sostenibile

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Ogni anno, in Italia, finiscono nella spazzatura circa 30 kg di cibo a persona, con una perdita economica di 140 euro pro capite. Il totale? Oltre 8,2 miliardi di euro sprecati, in un paradosso che colpisce ancora più duramente le fasce sociali più fragili. Eppure, ridurre lo spreco alimentare è possibile – anzi, necessario – a partire da gesti semplici e quotidiani.

In occasione della Giornata Internazionale Rifiuti Zero 2025, promossa per il terzo anno dall’ONU, che si celebrerà il 30 marzo, Polenghi Food, azienda leader nei succhi di limone di alta qualità, insieme al tecnologo alimentare Giorgio Donegani, propone una guida pratica contro lo spreco: cinque consigli per diventare “waste warrior”, trasformando ogni pasto in un atto consapevole.

Scopriamo insieme i 5 migliori suggerimenti antispreco, pensati per chi desidera un’alimentazione più etica, sostenibile e intelligente.

Alimenti che non scadono (quasi) mai: tesori nascosti della nostra dispensa

Ci sono alimenti che sembrano avere il dono della longevità. Raramente ci facciamo caso, ma dentro la nostra dispensa si nascondono veri alleati nella lotta quotidiana contro lo spreco: pasta, legumi secchi, olio, aceto, confetture e succo di limone.

Il loro segreto? La bassa quantità di acqua, che li rende poco vulnerabili al deterioramento. Se conservati al riparo da fonti di calore e umidità, questi cibi possono accompagnarci per mesi — a volte anni — senza perdere la loro efficacia in cucina.

I limoni sono un cibo dalle mille qualità, perfetti per aiutare nella gestione sostenibile della dispensa
Limone: un piccolo miracolo della natura

Tra tutti, il succo di limone è un piccolo miracolo della natura: è un conservante naturale, capace di rallentare l’ossidazione di frutta e verdura tagliate e di preservare i nutrienti. Basta qualche goccia per mantenere una macedonia fresca e colorata o evitare che carciofi e mele anneriscano troppo in fretta. È un gesto semplice, che ha il sapore della cura.

Non a caso, è amato da molti italiani anche per il suo lato pratico: oltre il 36% dei consumatori lo sceglie per la sua lunga durata, la capacità di sostituire diversi limoni freschi e la vocazione anti-spreco. Un piccolo grande gesto, da tenere sempre in frigo.

Etichette alimentari: leggere bene per salvare cibo ancora buono

Un vasetto in frigo, un pacco di biscotti in fondo alla credenza: quante volte ci lasciamo guidare dall’ansia della data stampata sull’etichetta, buttando via cibo che magari è ancora perfettamente consumabile?

Conoscere la differenza tra “da consumarsi entro” e “da consumarsi preferibilmente entro” è fondamentale. La prima è una scadenza vera e propria: oltre quella data, il prodotto può essere a rischio per la salute. Ma la seconda — il cosiddetto TMC, Termine Minimo di Conservazione — indica solo fino a quando il prodotto mantiene intatte le sue proprietà organolettiche. Dopo, non è detto che vada buttato: se è stato conservato bene, può ancora essere utilizzato senza problemi.

Imparare a leggere con consapevolezza ci permette di non sprecare per paura, ma di fidarci del nostro olfatto, del nostro gusto e del nostro buon senso. E ogni alimento salvato è una vittoria silenziosa contro lo spreco.

Non solo cibo: anche i nutrienti possono andare sprecati

C’è uno spreco più sottile, spesso invisibile, che si consuma ogni giorno nelle nostre cucine. Non riguarda solo ciò che buttiamo, ma ciò che il cibo perde prima ancora di essere consumato: i suoi nutrienti.

Quando frutta e verdura restano tagliate all’aria troppo a lungo, i loro colori si spengono, e con essi scompaiono preziose vitamine, antiossidanti e sostanze benefiche. Lo chiamiamo ossidazione, ma è, in fondo, un piccolo spreco quotidiano.

Anche qui, però, esiste una soluzione semplice e naturale: il succo di limone. Ricco di vitamina C e di proprietà antiossidanti, blocca il processo di deterioramento e mantiene intatti sapore, colore e benefici nutrizionali. Aggiungerlo a una macedonia o a verdure crude tagliate è un gesto intelligente, che unisce gusto e salute.

Non sprecare nutrienti significa rispettare il valore del cibo in ogni sua forma, non solo per ciò che vediamo, ma anche per ciò che ci nutre davvero.

Il frigorifero: un alleato contro lo spreco (ancora troppo sottovalutato)

Spesso lo diamo per scontato, ma il frigorifero è il nostro primo vero alleato contro lo spreco alimentare. Eppure, in pochi sanno davvero come usarlo nel modo corretto. Non basta infilare tutto dentro e chiudere lo sportello: ogni ripiano ha una funzione precisa e conoscerla può fare la differenza tra un alimento che dura e uno che finisce troppo presto nella spazzatura.

Un frigo ben organizzato è un frigo sostenibile
Un frigo ben organizzato è un frigo sostenibile

Il tecnologo Giorgio Donegani ci guida in una piccola mappa del freddo:

  • I ripiani più bassi sono i più freddi, perfetti per conservare carne e pesce crudi;
  • I ripiani centrali sono ideali per latticini, uova, affettati e piatti già pronti;
  • Nei cassetti va riposta frutta e verdura, al riparo da temperature troppo rigide;
  • infine, lo sportello, meno freddo, è adatto per salse, bevande e condimenti.

Ma non è tutto. Anche l’organizzazione interna ha il suo peso: evitare di sovraccaricare il frigorifero permette una migliore circolazione dell’aria fredda, fondamentale per mantenere una temperatura uniforme e preservare la freschezza degli alimenti. Inoltre, disporre gli alimenti in modo visibile aiuta a non dimenticare nulla negli angoli nascosti, evitando di ritrovare cibi andati a male solo perché “fuori vista, fuori mente”.

Insomma, conoscere il proprio frigorifero è un atto di cura quotidiano: un piccolo gesto che aiuta a risparmiare, a mangiare meglio e a ridurre drasticamente gli sprechi.

Spesa intelligente e cucina degli avanzi: la creatività che salva il cibo

La lotta allo spreco comincia ben prima di accendere i fornelli: inizia davanti alla lista della spesa. Fare acquisti consapevoli significa evitare l’impulso del momento, pianificare i pasti, controllare cosa abbiamo già a casa e comprare solo ciò che ci serve davvero.

E se ogni tanto ci concediamo una coccola alimentare — uno snack, un dolce — meglio sceglierlo in versione “long life”: il cioccolato, ad esempio, è un piacere duraturo e difficilmente si spreca.

In cucina, poi, è il momento della fantasia: polpette con pane raffermo, frittate di spaghetti, zuppe con bucce o scarti. La cosiddetta “cucina degli avanzi” è un’arte antica e attualissima, che permette di risparmiare, valorizzare ogni ingrediente e ridurre i rifiuti. Anche le parti considerate “di scarto” — come le barbine dei finocchi, le croste di parmigiano o i gambi dei carciofi — possono trasformarsi in piatti sorprendenti.

E quando i limoni freschi rischiano di andare sprecati? Alternarli con il succo di limone già pronto è una strategia vincente: stesso aroma, zero spreco.

Contrastare lo spreco alimentare è una missione possibile. Con un pizzico di consapevolezza e qualche accortezza in cucina, possiamo risparmiare, mangiare meglio e rispettare il pianeta.

Come sottolinea Filippo Scandellari, ad di Polenghi Food, da sempre impegnata per un consumo responsabile: “Lo spreco si combatte anche attraverso il riciclo circolare delle risorse. Un gesto alla volta, possiamo costruire un futuro più sostenibile.”

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