In un mondo sempre più globalizzato, dove i confini si dissolvono e il mercato si trasforma in una grande rete interconnessa, ci sono aziende che brillano per la capacità di mantenere forti radici locali pur guardando al futuro. A portare sulle tavole di tutto il mondo prodotti alimentari che uniscono la grande tradizione italiana del buon cibo con la ricerca di gusti innovativi, ci ha pensato Ponti, dal 1787 leader internazionale nella produzione di aceti, sottaceti e sottoli, condimenti e sughi pronti.
Simbolo del “Made in Italy”, esempio del perfetto equilibrio tra tradizione e modernità, Ponti incarna una storia famigliare fatta di valori autentici e un forte legame con il territorio. La cultura aziendale Ponti è la cultura del gusto. Coltivare il gusto significa un impegno totale verso la qualità, che coniuga la genuinità della natura con la tecnologia più avanzata nei processi produttivi.
Ponti: una storia di territorio
Fondata nel 1867 a Sizzano, Piemonte, da Giovanni Ponti, agricoltore e produttore di vino e aceto, ha fatto del suo legame con le origini un punto di forza. La filosofia Ponti si basa su un principio semplice ma potentissimo: valorizzare le risorse locali. Ovvero lavorare con artigiani e agricoltori italiani, creare prodotti fedeli all’identità territoriale, senza rinunciare a innovare. Ponti fa qualcosa di straordinario: trasforma il “locale” in un valore universale. Il modello di crescita è da sempre orientato al miglioramento continuo, guidato dai valori come qualità, inclusione e trasparenza.

I loro prodotti non sono solo beni di consumo, ma veri e propri ambasciatori di cultura, un ponte tra le tradizioni di casa nostra e le tavole del mondo. L’innovazione a garanzia della trasparenza e la qualità dei prodotti, insieme agli aggiornamenti tecnologici, portano sulle tavole dei consumatori prodotti di eccellenza, garantiti e tracciati. Che però non hanno perso l’allure il sapore che li contraddistinguono da sempre.
L’evoluzione nel tempo
Ponti è anche una storia di intraprendenza e lungimiranza. È innegabile che la capacità di espansione e di crescita avviata sin dai primi decenni del secolo scorso è stata unica. Nel 1939 accanto alla produzione di aceto fu avviata la produzione delle conserve vegetali all’aceto e all’olio di oliva. Nel 1948, con Guido Ponti, si inaugurò l’attuale stabilimento di Ghemme. Cesare e Franco, figli di Guido, a metà degli anni ’60 diedero l’impulso decisivo all’attività. Loro la politica di espansione che incluse l’acquisizione dei maggiori acetifici concorrenti e la conquista dei mercati internazionali.

È di questi anni la diversificazione delle attivit, con l’ampliamento della produzione delle conserve vegetali all’aceto e all’olio di oliva, iniziate nel 1939. Il decentramento produttivo arrivò negli anni ’80, con l’inaugurazione nel 1986 dell’attuale stabilimento delle conserve vegetali a Ghemme. Un’ampliamento necessario per far fronte al successo conseguito con il lancio dell’innovativa linea di prodotti a marchio Peperlizia. Tra gli anni ’80 e ’90 del secolo scorso le pubblicità di questa linea hanno invaso le televisioni degli italiani. E anche gli scaffali delle dispense, guadagnandosi innegabilmente un posto nella cultura popolare.
Il Gruppo Ponti oggi
Oggi il Gruppo Ponti dispone di cinque unità produttive in Italia e si pone al vertice della produzione mondiale dell’Aceto di Vino e di Aceto Balsamico di Modena. Di cui l’azienda è uno dei maggiori produttori fin dal 1991, quando la famiglia ha acquisito dell’80% della Modenaceti Srl di Vignola. Il matrimonio con un’azienda specializzata nella produzione di Balsamico di Modena e situata in posizione strategica nel cuore della zona vocata, gli ha fatto raggiungere la vetta. Lo stabilimento di Vignola, dopo un’attenta ristrutturazione, è senza dubbio il più grande impianto di maturazione e invecchiamento nell’area di Modena.

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Nove generazioni di Ponti
Del Gruppo Ponti sbalordisce l’essere un’azienda intimamente famigliare (oggi alla guida c’è la nona generazione con Giacomo Ponti, Presidente, e Lara Ponti Vice Presidente) e al contempo una azienda dotata di grande tecnologia e automazione. Il tutto messo al servizio della qualità, con una capacità di imbottigliamento giornaliera di 450.000 bottiglie su una superficie totale di 150.000 mq. La modernità è ovunque: dai robot antropomorfi che gestiscono carico e scarico dei pallets, ai raggi X che controllano il contenuto di ogni vasetto, fino a navette-trenino automatiche che movimentano i pallets. Leader in Italia con il 50% di quota nei segmenti aceto di vino classico, aceto di mele, aceti di vino speciali, aceto balsamico di Modena, è il secondo player nel mercato delle verdure conservate sottolio e sottaceto, con posizioni di leadership nei segmenti insalate per riso e pasta e verdure in agrodolce.

Mentre il mercato evolve e i consumatori diventano sempre più attenti e consapevoli, Ponti dimostra che il futuro può essere costruito rispettando il passato. Ricerca e sviluppo sono la naturale evoluzione della passione per la sperimentazione, pur nel solco della tradizione, che anima l’azienda fin dalla sua nascita. Una lezione di come il valore e la territorialità possano convivere con la modernità, portando il meglio dell’Italia al mondo.
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