Quest’anno, l’Italia si appresta a celebrare un anniversario particolarmente significativo: l’80° anniversario della Liberazione dal nazifascismo. Il 25 aprile, Festa della Liberazione, è una ricorrenza fondamentale nella storia italiana. Commemora la fine dell’occupazione nazista e del regime fascista, nonché la vittoria della Resistenza e l’inizio di un nuovo capitolo democratico per il paese. Un giorno di riflessione, celebrazione e ricordo. La memoria del passato che si intreccia con la vitalità del presente, proiettandosi verso un futuro di pace e libertà.
La scintilla del 25 Aprile: un giorno di svolta
Il 25 aprile 1945 segna la data in cui il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI) proclamò l’insurrezione generale in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti, invitando le forze partigiane ad attaccare i presidi e imponendo la resa. Questa data simbolica, tuttavia, non coincise con la fine della seconda guerra mondiale. Conclusasi ufficialmente solo il 2 maggio 1945 con la firma della resa delle forze tedesche. NDR: il 29 aprile 1945, i comandanti tedeschi in Italia avevano firmato l’atto di resa a Caserta, che avrebbe avuto effetto dal 2 maggio.
La guerra non termina nel giorno della Liberazione. Il 25 Aprile è la data che segna la ritirata dei tedeschi e dei soldati della Repubblica di Salò da Milano e Torino. Su proposta del presidente del Consiglio Alcide De Gasperi, il 22 aprile 1946, il Re Umberto II emana un decreto. “A celebrazione della totale liberazione del territorio italiano, il 25 aprile 1946 è dichiarato festa nazionale”. La ricorrenza venne celebrata anche negli anni successivi, ma solo nel 1949 è stata istituzionalizzata come festa nazionale. Insieme al 2 giugno, festa della Repubblica.
Il 25 aprile è diventato, però, il simbolo della riscossa nazionale, della fine del regime fascista e dell’inizio della ricostruzione democratica. Un giorno che racchiude in sé la speranza di un nuovo inizio. La fine di un periodo buio e l’alba di una nazione libera e democratica.
Dalle ceneri della guerra: una storia di resistenza e sacrificio
La lotta per la Liberazione iniziò nel 1943 con l’armistizio di Cassibile – accordo di resa incondizionata del Regno d’Italia agli Alleati – e la successiva divisione dell’Italia. Mentre gli Alleati avanzavano da Sud, il Nord rimaneva sotto l’occupazione tedesca e il controllo della Repubblica Sociale Italiana di Benito Mussolini.
In questo contesto, si sviluppò la Resistenza, un movimento di uomini e donne di ogni ceto sociale che si unirono per combattere il nazifascismo. Le formazioni partigiane, composte da antifascisti e militari del disciolto esercito regio, affrontarono violenze e rappresaglie feroci. Ma continuarono la loro lotta, sostenute anche dalla popolazione civile. Una storia di coraggio e resilienza, di scelte difficili e sacrifici personali, che ha plasmato l’identità del nostro paese.

Un Paese in festa: l’80° Anniversario e le sue celebrazioni
Quest’anno, per l’80° anniversario della Liberazione sono previsti celebrazioni in tutta Italia. L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI) ha organizzato numerose iniziative per commemorare questa importante data. A Milano, le celebrazioni sono iniziate nel quartiere di Niguarda, che si liberò il 24 aprile, con un corteo che ha deposto corone alle lapidi commemorative.
Legacoop Lombardia ha presentato la performance “Oltre la barricata“, dedicata alla Resistenza di ieri, oggi e domani. La manifestazione cittadina principale si tiene invece il 25 aprile, con partenza da Porta Venezia e comizio in Piazza Duomo. Sempre a Milano, la Casa della Memoriaospita la mostra “Ora e sempre. Quando l’arte è testimonianza“, con opere di artisti del passato e contemporanei dedicate alla Liberazione, visitabile fino al 18 maggio.

A Roma, la Casa della Memoria e della Storia ospitano l’evento “Verso il 25 aprile“, con racconti personali e familiari, letture di brani resistenziali e canti della Resistenza, e il 25 aprile sono previste iniziative sia al mattino che al pomeriggio. Genova, Torino e Milano, tra le prime città a insorgere nel 1945, rivivono quei momenti con commemorazioni e rievocazioni. Il sito “Noi partigiani“, curato dai giornalisti Laura Gnocchi e Gad Lerner, raccoglie testimonianze dei protagonisti della Resistenza, creando un vero e proprio Memoriale della Resistenza, un archivio prezioso a disposizione di tutti.
Luoghi di memoria: Marzabotto, Fosse Ardeatine e le Commemorazioni Locali
Marzabotto, luogo della strage nazista del 1944, ospita ogni anno commemorazioni solenni. E quest’anno l’80° anniversario assume un significato ancora più profondo, con eventi speciali e momenti di riflessione sulla memoria storica.
A Roma, le Fosse Ardeatine, luogo del massacro di 335 civili e militari italiani nel 1944, sono un luogo di memoria e commemorazione, con cerimonie ufficiali e visite guidate che si svolgono il 25 aprile. Molti comuni italiani organizzano eventi specifici. Concerti, spettacoli teatrali, proiezioni di film e incontri con testimoni della Resistenza, arricchiranno la memoria dei più giovani e solleticheranno quella dei meno giovani.

La forza nascosta: il ruolo fondamentale delle donne nella Resistenza
La Resistenza non sarebbe stata la stessa senza il contributo cruciale delle donne. Spesso relegate a ruoli secondari nella narrazione storica, le donne hanno svolto un ruolo attivo e indispensabile nella lotta di Liberazione.
Hanno agito come staffette, portando messaggi e informazioni tra le diverse formazioni partigiane, rischiando la vita per garantire la comunicazione e il coordinamento. Le donne della Resistenza hanno fornito rifugio e assistenza ai partigiani, nascondendoli e curandoli. E sempre loro hanno partecipato attivamente alla lotta armata, imbracciando le armi e combattendo al fianco degli uomini.
Le donne della Resistenza non erano solo combattenti, ma anche organizzatrici, propagandiste, infermiere, e soprattutto, custodi della memoria e dei valori della libertà e della democrazia. Hanno subito torture, deportazioni e violenze, ma non hanno mai ceduto. Figure come Carla Capponi e Teresa Noce sono solo alcuni esempi delle tante donne che hanno lasciato un segno indelebile nella storia della Resistenza.
Un’eredità viva: Il 25 Aprile e la sua Influenza oggi
L’eredità del 25 Aprile va ben oltre la semplice commemorazione di un evento storico. La Festa della Liberazione è un momento per riflettere sui valori fondanti della Repubblica italiana: la libertà, la democrazia, la giustizia sociale, l’antifascismo.
Questi valori sono stati conquistati con la lotta e il sacrificio di molti, e continuano a essere rilevanti e attuali nella società contemporanea. Il 25 Aprile ci ricorda l’importanza di difendere la democrazia e i diritti umani, di combattere ogni forma di discriminazione e intolleranza, di promuovere la pace e la solidarietà.
Ci invita a essere cittadini attivi e consapevoli, capaci di partecipare alla vita politica e sociale del paese. L’eredità del 25 Aprile è un invito costante a non dimenticare il passato, a imparare dagli errori e a costruire un futuro migliore, basato sui principi di libertà, uguaglianza e giustizia.
La molteplice Resistenza: un mosaico di coraggio
La Liberazione dell’Italia dal nazifascismo è il frutto di varie forme di Resistenza, che sono costate la vita a 44.720 partigiani e a circa 150.000 vittime civili. C’è stata la Resistenza civile, militare, e quella delle donne, che hanno combattuto, nascosto, vigilato, diventando staffette e porta-ordini della Resistenza organizzata dai C.L.N. fino a partecipare alla lotta armata. Hanno partecipato alla Resistenza anche alcuni esponenti del clero, un mosaico di coraggio e determinazione che ha contribuito a liberare l’Italia.

BBQ: le regole di Roberto Pintadu per la griglia dei giorni di festa
di Francesco Bruno Fadda
Un ricordo per il futuro: le parole di Piero Calamandrei
L’80° anniversario della Liberazione è un’occasione per ricordare il coraggio e il sacrificio di coloro che hanno combattuto per la libertà e la democrazia. È un momento per riflettere sulla storia del nostro paese e per trasmettere alle nuove generazioni i valori della Resistenza e della Costituzione repubblicana, nata proprio dalla lotta al nazifascismo.
“Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero perché lì è nata la nostra Costituzione.” Piero Calamandrei, giurista, scrittore e tra i firmatari della costituzione repubblicana.
Inserisci commento